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CRESCE IL DIVARIO FRA NORD E SUD ANCHE PER LA RETE STRADALE


CRESCE IL DIVARIO FRA NORD E SUD ANCHE PER LA RETE STRADALE

Il ritardo infrastrutturale fra Nord e Sud attraversa, in primo luogo, la rete stradale. E' quanto emerge dai risultati di un recente studio commissionato da UnionCamere - Istituto Tagliacarne. Il Sud si trova con un divario del 28.6% rispetto al Nord-Ovest e del 20,2% rispetto al Centro-Nord. Negli ultimi dieci anni, il quadro è persino peggiorato con una percentuale passata dall'87,1% al 91,8% considerando nella cifra 100 la Media Italia. La situazione è ancora più negativa se si passa alla rete ferroviaria dove il divario arriva al 29.7% rispetto al Centro-Nord e schizza al 46,3% rispetto al Centro. Quest'ultimo richiamo alla rete ferroviaria si rende utile al fine di analizzare, nel suo complesso, quella relazione che lega le strade alle ferrovie vista nella logica dell'intermodalità. E' quanto sostiene il Vice Presidente Nazionale ANITA Avv. Natale Mariella. Se per le finalità della Associazione che rappresento la priorità è riservata alle vie di collegamento pertinenti i Mezzi Pesanti è pur vero che, senza una adeguata Rete Ferroviaria, specie se la destinazione delle Merci è fuori dal territorio italiano, i tempi di trasferimento si riveleranno biblici. Occorre - prosegue Natale Mariella - rimetter mano all'intero sistema infrastrutturale italiano che emargina ancora una volta il Mezzogiorno dal resto d'Italia e per farlo bisognerà sedersi, in Sede nazonale, intorno ad un Tavolo di Confronto e di Lavoro per decidere il da farsi.  

Fonte: Anita Puglia

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