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L'acqua minerale


L'acqua minerale

L'acqua minerale è un tipo di acqua sorgiva, solitamente commercializzato in bottiglia. In Italia può essere venduta con la dicitura acqua minerale solo l'acqua che risponde ai criteri di legge stabiliti dal D.L. 25/1/1992 n.105 (modificato dal D.Lgs 339/99 in attuazione della Direttiva 96/70/CE), il quale recita "Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute". Il mercato delle acque minerali in bottiglia ha un'importanza particolare in Italia, che guida nettamente la classifica del consumo mondiale pro capite, con volumi che si sono triplicati dal 1985 (65 litri annui pro capite) al 2006 (194 litri annui). Per la legge italiana le acque minerali commerciabili, secondo quanto indicato da un decreto legislativo, possono essere divise in varie categorie:

acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a 180° è inferiore a 50 mg/L.

acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/L, indicata nella prevenzione della calcolosi renale, agevola il trasporto dei calcoli favorendo l'espulsione.

acque ricche di sali minerali: il residuo fisso è superiore a 1500 mg/L.

Le etichette poste sui contenitori delle acque minerali devono riportare l'indicazione di acqua minerale naturale, eventualmente integrata con una classificazione basata sul contenuto di anidride carbonica;

totalmente degassata se l'anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata totalmente eliminata;

parzialmente degassata, se l'anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata parzialmente eliminata;

rinforzata col gas della sorgente», se il tenore di anidride carbonica libera, proveniente dalla stessa falda o giacimento, è superiore a quello della sorgente;

aggiunta di anidride carbonica, se all'acqua minerale naturale è stata aggiunta anidride carbonica non prelevata dalla stessa falda o giacimento;

naturalmente gassata o effervescente naturale, se il tenore di anidride carbonica libera, superiore a 250 mg/L, è uguale a quello della sorgente;

la denominazione dell'acqua minerale naturale ed il nome della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa;

l'indicazione della composizione analitica, risultante dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici;

la data in cui sono state eseguite le analisi e il laboratorio presso il quale dette analisi sono state effettuate;

il contenuto nominale;

il titolare dell' autorizzazione regionale all'utilizzo dell'acqua;

il termine minimo di conservazione;

la dicitura di identificazione del lotto;

informazioni circa alcuni eventuali trattamenti di separazione di elementi chimici.

Altre indicazioni, eventualmente contenute sulle etichette sono permesse, ma non richieste dalla legge.

Fonte: Anita

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